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Ciao a tutti!
Dati i tempi, anche la Gioventù Federalista Europea di Gorizia (Movimento giovanile dell'MFE - Movimento Federalista Europeo) si rinnova e cambia l'interfaccia nel più frequentato dei social networks. Facebook, naturalmente.
Per questo motivo, chiediamo a tutti di diventare fan della seguente pagina: http://www.facebook.com/pages/Giovent%C3%B9-federalista-europea-Gorizia/197446023658288?sk=wall
Presto lì pubblicheremo news, eventi, articoli e sempre più iniziative dell'MFE Gorizia, della Gfe-Mfe Nazionale ed europea!
Become fan and invite your friends!
(Presto saremo anche su Twitter..)
Seguiteci :)
GFE Gorizia
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17 September 2011 16:49
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SALVARE L'ITALIA E IL PROGETTO POLITICO EUROPEO
Comunicato stampa del Movimento Federalista Europeo
Il Movimento federalista europeo esprime un sincero e sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo autorevole e accorato appello alla classe politica italiana a superare incomprensioni e pregiudiziali per dare un segnale di responsabilità, efficacia e credibilità all'Europa e al resto del mondo sul fronte del risanamento economico e finanziario dell'Italia, da cui dipende anche il salvataggio dell'euro.
Nelle prossime settimane, se non nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore, occorreranno atti concreti per salvare l'Italia e il progetto politico europeo.
In questo momento, pur tra enormi difficoltà e incertezze, e nonostante i tentativi da parte dei governi di difendere ciascuno fino all'ultimo innanzitutto i propri interessi nazionali, l'urgenza del salvataggio dell'euro fa guadagnare sempre più terreno ai temi dell'emissione di eurobonds e della creazione di un'unione fiscale e politica a partire dai paesi dell'eurozona. Da Berlino e da Parigi incominciano ormai a giungere precise indicazioni sulla volontà dei governi di Francia e Germania di accelerare il processo di unificazione sul terreno fiscale, economico e politico dell'Eurogruppo. Come ha rivelato Der Spiegel il 5 settembre, si pensa addirittura alla definizione di un nuovo trattato, parallelo a quello di Lisbona, tra i paesi che condividono l'euro. Un fatto questo che implicherebbe una profonda riflessione anche da parte delle forze politiche e delle istituzioni italiane sulla necessità di costruire una federazione nell'eurozona nella più ampia confederazione dell'Unione Europea, pena il rischio di una deriva intergovernativa del processo di unificazione europea, della umiliazione del principio della legittimità democratica e di una marginalizzazione – o persino una esclusione – di paesi come l'Italia dalla zona nella quale è più forte la coesione tra gli Stati membri dell'Unione europea.
Il Movimento federalista europeo nel ribadire che farà tutto quanto in suo potere per tenere sul campo l'obiettivo della Federazione europea e quello della mobilitazione dell'opinione pubblica europea sul tema della necessità di rilanciare la crescita e lo sviluppo sostenibili e l'occupazione a livello europeo, esprime la propria piena fiducia nell'operato del Presidente della Repubblica per mantenere l'indirizzo politico e il ruolo dell'Italia nel solco della tradizione federalista di uomini come Luigi Einaudi, Alcide De Gasperi ed Altiero Spinelli.
6 Settembre 2011
Segreteria nazionale: Via Villa Glori, 8 – 27100 PAVIA, Tel/Fax(+39) 0382.530045 - mfe@mfe.it
www.mfe.it - www.facebook.com/MovimentoFederalistaEuropeo - www.wetheeuropeanpeople.eu
Comunicato stampa del Movimento Federalista Europeo
Il Movimento federalista europeo esprime un sincero e sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo autorevole e accorato appello alla classe politica italiana a superare incomprensioni e pregiudiziali per dare un segnale di responsabilità, efficacia e credibilità all'Europa e al resto del mondo sul fronte del risanamento economico e finanziario dell'Italia, da cui dipende anche il salvataggio dell'euro.
Nelle prossime settimane, se non nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore, occorreranno atti concreti per salvare l'Italia e il progetto politico europeo.
In questo momento, pur tra enormi difficoltà e incertezze, e nonostante i tentativi da parte dei governi di difendere ciascuno fino all'ultimo innanzitutto i propri interessi nazionali, l'urgenza del salvataggio dell'euro fa guadagnare sempre più terreno ai temi dell'emissione di eurobonds e della creazione di un'unione fiscale e politica a partire dai paesi dell'eurozona. Da Berlino e da Parigi incominciano ormai a giungere precise indicazioni sulla volontà dei governi di Francia e Germania di accelerare il processo di unificazione sul terreno fiscale, economico e politico dell'Eurogruppo. Come ha rivelato Der Spiegel il 5 settembre, si pensa addirittura alla definizione di un nuovo trattato, parallelo a quello di Lisbona, tra i paesi che condividono l'euro. Un fatto questo che implicherebbe una profonda riflessione anche da parte delle forze politiche e delle istituzioni italiane sulla necessità di costruire una federazione nell'eurozona nella più ampia confederazione dell'Unione Europea, pena il rischio di una deriva intergovernativa del processo di unificazione europea, della umiliazione del principio della legittimità democratica e di una marginalizzazione – o persino una esclusione – di paesi come l'Italia dalla zona nella quale è più forte la coesione tra gli Stati membri dell'Unione europea.
Il Movimento federalista europeo nel ribadire che farà tutto quanto in suo potere per tenere sul campo l'obiettivo della Federazione europea e quello della mobilitazione dell'opinione pubblica europea sul tema della necessità di rilanciare la crescita e lo sviluppo sostenibili e l'occupazione a livello europeo, esprime la propria piena fiducia nell'operato del Presidente della Repubblica per mantenere l'indirizzo politico e il ruolo dell'Italia nel solco della tradizione federalista di uomini come Luigi Einaudi, Alcide De Gasperi ed Altiero Spinelli.
6 Settembre 2011
Segreteria nazionale: Via Villa Glori, 8 – 27100 PAVIA, Tel/Fax(+39) 0382.530045 - mfe@mfe.it
www.mfe.it - www.facebook.com/MovimentoFederalistaEuropeo - www.wetheeuropeanpeople.eu
7 September 2011 01:55
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Ecco un articolo molto interessante sul dibattito circa il federalismo e le scelte economiche dell'Unione! In francese, per giunta :)
Editoriale de La Tribune di oggi.
Buona lettura!
"Vous avez dit fédéralisme ?"
Par Valérie Segond, journaliste à La Tribune.
Face à une crise compliquée, les leaders d'opinion semblent progressivement se rallier à une idée simple : entre le fédéralisme et le chaos, par éclatement de l'euro, choisissons résolument la voie du volontarisme triomphant ! Comme la zone euro ne sait pas gérer des situations économiques structurellement divergentes, coordonnons nos budgets nationaux. Là où se sont créées des zones monétaires, comme aux Etats-Unis et en Allemagne, le fédéralisme budgétaire n'a-t-il pas fini par s'imposer ? Seulement, qu'est-ce que le fédéralisme ?
Pour l'instant, au pire on n'y comprend rien, au mieux on en a une vision purement technique. Pour le président de la BCE, Jean-Claude Trichet, qui a lancé l'idée le 31 mai, c'est un système de surveillance mutuelle des budgets nationaux, pour que chacun respecte bien les critères du Pacte de stabilité. Mais cela, c'est la version soft. Comme chacun n'en fait qu'à sa tête, il faudra bien imposer des sanctions automatiques en cas d'irrespect de la règle commune. Et, chaque pays étant sommé de présenter son budget aux autres, il devra forcément tenir compte de leurs impératifs. Autrement dit, il ne conservera sa liberté budgétaire que pour autant qu'elle ne nuit pas aux autres. Cela signifie que, a minima, c'est une gestion économique collégiale, confiée à un ministre européen de l'Économie qui exercerait la tutelle des ministres nationaux.
En clair, c'est un net abandon de souveraineté politique. Mais ce n'est pas tout. Pour assurer la pérennité d'une zone monétaire, il faut pouvoir réaliser des transferts internes qui redistribuent les excédents des pays riches vers les pays déficitaires. Pour l'instant, avec un budget de 1,2% du PIB européen, l'Europe a non seulement un problème de légitimité politique, mais n'en a pas les moyens. Il faudrait donc considérablement augmenter ses ressources. Dès lors, posons la question qui fâche : qui est prêt à donner les clés de son économie à un ministre européen pour payer les salaires des fonctionnaires grecs ? Quand on voit qu'en France, contrairement à l'Allemagne, il n'y a eu que peu de débat sur cette question, au Parlement ou dans la presse, il semble évident que l'on n'aura pas le courage politique d'aller de l'avant. Et en attendant, tant que le fédéralisme reste une incantation, on ne peut qu'être pour.
vsegond@latribune.fr - 23/06/2011, 10:25
Editoriale de La Tribune di oggi.
Buona lettura!
"Vous avez dit fédéralisme ?"
Par Valérie Segond, journaliste à La Tribune.
Face à une crise compliquée, les leaders d'opinion semblent progressivement se rallier à une idée simple : entre le fédéralisme et le chaos, par éclatement de l'euro, choisissons résolument la voie du volontarisme triomphant ! Comme la zone euro ne sait pas gérer des situations économiques structurellement divergentes, coordonnons nos budgets nationaux. Là où se sont créées des zones monétaires, comme aux Etats-Unis et en Allemagne, le fédéralisme budgétaire n'a-t-il pas fini par s'imposer ? Seulement, qu'est-ce que le fédéralisme ?
Pour l'instant, au pire on n'y comprend rien, au mieux on en a une vision purement technique. Pour le président de la BCE, Jean-Claude Trichet, qui a lancé l'idée le 31 mai, c'est un système de surveillance mutuelle des budgets nationaux, pour que chacun respecte bien les critères du Pacte de stabilité. Mais cela, c'est la version soft. Comme chacun n'en fait qu'à sa tête, il faudra bien imposer des sanctions automatiques en cas d'irrespect de la règle commune. Et, chaque pays étant sommé de présenter son budget aux autres, il devra forcément tenir compte de leurs impératifs. Autrement dit, il ne conservera sa liberté budgétaire que pour autant qu'elle ne nuit pas aux autres. Cela signifie que, a minima, c'est une gestion économique collégiale, confiée à un ministre européen de l'Économie qui exercerait la tutelle des ministres nationaux.
En clair, c'est un net abandon de souveraineté politique. Mais ce n'est pas tout. Pour assurer la pérennité d'une zone monétaire, il faut pouvoir réaliser des transferts internes qui redistribuent les excédents des pays riches vers les pays déficitaires. Pour l'instant, avec un budget de 1,2% du PIB européen, l'Europe a non seulement un problème de légitimité politique, mais n'en a pas les moyens. Il faudrait donc considérablement augmenter ses ressources. Dès lors, posons la question qui fâche : qui est prêt à donner les clés de son économie à un ministre européen pour payer les salaires des fonctionnaires grecs ? Quand on voit qu'en France, contrairement à l'Allemagne, il n'y a eu que peu de débat sur cette question, au Parlement ou dans la presse, il semble évident que l'on n'aura pas le courage politique d'aller de l'avant. Et en attendant, tant que le fédéralisme reste une incantation, on ne peut qu'être pour.
vsegond@latribune.fr - 23/06/2011, 10:25
25 June 2011 19:08
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REMINDER: Iscrizione Pagina MFE
Carissimi,
vi preghiamo di unirvi alla nuova pagina Facebook del Movimento Federalista Europeo, cliccando il seguente link:
http://www.facebook.com/pages/Movimento-Federalista-Europeo-MFE/232586513421372
e cliccando poi il tasto “Like” presente nella parte alta della pagina.
La decisione di creare una nuova Pagina Facebook per il MFE è stata presa al fine di sfruttare le maggiori potenzialità di una "Pagina" rispetto a quelle del "Gruppo". Le pagine di tipo "Gruppo”, inoltre, saranno presto dismesse, per cui questo cambiamento è necessario.
Unitevi quindi al più presto alla nuova pagina Facebook del Movimento Federalista Europeo e diffondete il presente invito a tutti i vostri contatti!
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http://www.facebook.com/pages/Movimento-Federalista-Europeo-MFE/232586513421372
e cliccando poi il tasto “Like” presente nella parte alta della pagina.
La decisione di creare una nuova Pagina Facebook per il MFE è stata presa al fine di sfruttare le maggiori potenzialità di una "Pagina" rispetto a quelle del "Gruppo". Le pagine di tipo "Gruppo”, inoltre, saranno presto dismesse, per cui questo cambiamento è necessario.
Unitevi quindi al più presto alla nuova pagina Facebook del Movimento Federalista Europeo e diffondete il presente invito a tutti i vostri contatti!
11 June 2011 15:48
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Messaggio del Presidente Napolitano in occasione del XX Congresso Nazionale della Gioventù Federali
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del XX Congresso Nazionale della Gioventù Federalista Europea in svolgimento a Pavia, ha inviato al Presidente, Chiara Cipolletta, un messaggio: "Guardo con grande fiducia e speranza all'impegno delle giovani generazioni a favore dell'alto e irrinunciabile ideale dell'Europa unita. A fronte delle difficili circostanze dell'economia internazionale e dell'intrecciarsi di cambiamenti politici nei Paesi a noi più vicini, l'impulso dell'avanguardia federalista è un riferimento fecondo e importante per superare esitazioni e persino ritrosie, manifestatesi in varie parti dell'Unione Europea, sulle finalità del processo di integrazione e sull'indispensabile rafforzamento di politiche comuni. In questo senso voglio esprimervi la mia vicinanza e salutarvi con sentimenti di viva partecipazione ai vostri lavori e alle vostre riflessioni".
Roma, 13 maggio 2011
http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=11684
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del XX Congresso Nazionale della Gioventù Federalista Europea in svolgimento a Pavia, ha inviato al Presidente, Chiara Cipolletta, un messaggio: "Guardo con grande fiducia e speranza all'impegno delle giovani generazioni a favore dell'alto e irrinunciabile ideale dell'Europa unita. A fronte delle difficili circostanze dell'economia internazionale e dell'intrecciarsi di cambiamenti politici nei Paesi a noi più vicini, l'impulso dell'avanguardia federalista è un riferimento fecondo e importante per superare esitazioni e persino ritrosie, manifestatesi in varie parti dell'Unione Europea, sulle finalità del processo di integrazione e sull'indispensabile rafforzamento di politiche comuni. In questo senso voglio esprimervi la mia vicinanza e salutarvi con sentimenti di viva partecipazione ai vostri lavori e alle vostre riflessioni".
Roma, 13 maggio 2011
http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=11684
16 May 2011 01:45